“En finir” – Daria Deflorian e Edouard Louis alla Comédie di Ginevra PRIMA ASSOLUTA 31 maggio – 3 giugno 2022

En finir
Drammaturgia e regia di Daria Deflorian
Testo di Édouard Louis, da En finir avec Eddy Bellegueule e Changer : Méthode

Prima assoluta 31 maggio – 3 giugno 2022 – Comédie di Ginevra e in tournée

Spettacolo di fine corso del Bachelor Teatro della scuola di formazione La Manufacture di Losanna

La Comédie rinnova la sua collaborazione con La Manufacture – Haute école des arts de la scène, accogliendo lo spettacolo di fine studi degli studenti del III anno, per la regia di Daria Deflorian e il testo di Édouard Louis.

L’arco narrativo del lavoro corre tra due nomi: Eddy Belleguele e Edouard Louis. Da quello scelto dal padre, un nome “da serie televisiva americana” a quello voluto fortemente dal giovane scrittore che attorno ai vent’anni va in tribunale e chiede di cambiare nome e cognome. Questo arco narrativo non è una trama, ma un susseguirsi di fatti e riflessioni sui fatti. Potremmo chiamarlo un poema della trasformazione. Perché il cambio del nome è solo il gesto più simbolico tra i tanti che il giovanissimo Eddy/Édouard compie per salvarsi dalle ingiurie, dalle angherie, dalla violenza subite fin da piccolo. Dopo la fuga dal paese di origine il giovane Eddy impone a sé stesso un lavoro incessante per cambiare: impara un modo diverso di ridere, di pronunciare le parole, di camminare, di vestirsi, cambia il colore di capelli. Impara ad avere pensieri diversi dai suoi, impara comportamenti e atteggiamenti.

E’ quello che si fa nelle scuole di teatro, o direttamente lavorando sulla scena: come mi sposto verso una figura che voglio raggiungere? Come procedo verso “un altro” che si sovrappone alla mia identità? Quali osmosi intercorrono ogni istante tra quello che sono e quello a cui tendo?

Quel giovane che ha passato anni da bambino a intervistarsi davanti a uno specchio per sentirsi esistere in En finir è attraversato da tutto il gruppo di lavoro, ognuno dei/le performer in scena è lui. Ognuno, nello stesso tempo, per quello che è. Una moltiplicazione di identità del protagonista che da luogo ad una molteplicità di figure sulla scena.